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La mia prima (e ultima?) Christmas Fair

La scorsa domenica ho partecipato come stand holder ad una Christmas Fair. Non è andata come speravo e vi racconto perché. Io non sono riuscita a trovare informazioni utili per prepararmi al questa esperienza.  Spero che questo post possa essere utile.

Gli ultimi preparativi per la mia prima Christmas Fair

Ho notato il volantino nella bacheca della scuola del piccolo (figlio Nano). La Christmas Fair in questione si è svolta al Blakestown Community Resource Centre. Poche fermate di bus da casa, Dublin 15. Per 20€ si poteva prenotare una tavolo, così ho mandato un’email. Presto ho ricevuto una cortese risposta: sì ne è rimasto uno, vieni domattina. Ok respira.Avevo solo sei giorni per preparare tutto. Fortunatamente mi sono risparmiata la telefonata, al telefono con l’inglese sono ancora un disastro.

Sbrigate le formalità, che poi non erano troppo formali, ho fatto una spesa incredibile ed ero in bus. Cannella, zenzero, chiodi di garofano, zucchero, zucchero di canna, brown sugar (sia light che dark nella speranza di riuscire a capire la differenza), golden syrup, melassa, noci, cioccolato, burro, chili di farina, zucchero a velo, albumi pastorizzati, venti uova (una follia! Me ne sarebbero bastate sei, ma mi sono lasciata prendere dall’entusiasmo). Non sto scherzando. Ho anche sbagliato a scegliere il burro e ne ho preso un chilo di salato. Sì perchè spesso qui, come negli Stati Uniti, per burro si intende il burro salato. Bisogna cercare il burro unsalted (e non è la prima volta che mi sbaglio. Qualcosa mi dice che non sarà nemmeno l’ultima).

Per qualche giorno e un paio di notti ho sfornato biscotti, felicissima. Ho preparato una tripla dose di impasto per i chocolate chip cookies, per un totale di oltre 70 biscotti. In più 20 omini di pan di zenzero molto speziati, 90 biscotti natalizi di pan di zenzero, 40 biscotti da decorare con frolla all’arancia. Domenica la Christmas Fair cominciava a mezzogiorno. Io alle 11 ancora non avevo finito di impacchettare i biscotti. Insomma ce l’ho messa tutta. Ma allora perché non è andata bene?

Non è andata come speravo perché pensavo di partecipare ad un mercatino natalizio italiano. Dove dove si comprano i pensierini di Natale, e si da’ valore a qualcosa che magari durante l’anno non si trova. Non so se tutte le Christmas Fair siano come questa. Ho visto vendere biscotti fatti in casa alla stesso prezzo a cui si possono acquistare al supermercato. A meno di quanto si pagano da Starbucks, e per quanto io ami Starbucks, i loro chocolate chip cookies sono pessimi. Mi sono ritrovata con un tavolo di biscotti confezionati, ma il mercato chiedeva dolci da consumare al momento.

Avevo passato pomeriggi su Pinterest tra bacheche di packaging. Tutto il sabato in centro a Dublino alla ricerca di sacchetti per i miei biscotti. Che frustrazione! I genitori portano i figli a visitare Babbo Natale, danno loro 2 o 3€ e li lasciano liberi di scegliersi qualche dolcetto. Non ero appetibile e me ne sono resa conto immediatamente. Cos’ho fatto? Ho abbassato i prezzi, ho venduto qualche biscotto decorato a pupazzo di neve. Ho osservato e ho capito che devo trovare un’altra strada. Il costo del tavolo non è stato coperto, figurarsi quello dei biscotti. Ho riportato a casa quasi tutti i biscotti, perché nel tempo ho aderito alla filosofia del “se devo regalarlo, decido io a chi”. Troppo orgogliosa?

  • lisa

    Mi spiace che sia andata in questo modo la fiera… hai fatto bene a riportarti tutto a casa!
    Un abbraccio

    • Lisa Furlan

      Grazie Lisa! Comunque è stata un’esperienza, forse da non ripetere ma di sicuro essermi messa in gioco mi ha fatto bene!

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